Battaglione "Aosta"

Tipologia Ente
Lo stemma del Battaglione "Aosta" in un francobollo commemorativo
Lo stemma del Battaglione "Aosta" in un francobollo commemorativo

Intestazione di autorità

Intestazione
Battaglione "Aosta"

Storia istituzionale

Nasce il 10 luglio 1887 per cambio di denominazione del btg “Val d’Aosta” (cp 41-42-43) ricevendo inoltre la 7^ cp dal btg “Val Tanaro”. Inquadrato nel 4° reggimento alpini di Ivrea, nell’ottobre del 1908 cedette la 7^ cp al btg “Pallanza” e cambiò la nappina verde con quella rossa. Nel 1890 compie la prima ascensione militare al Monte Bianco impiegando “cerchi da neve e ferri da ghiaccio” (racchette e ramponi). Nel 1896 un plotone prese parte alla campagna in Eritrea inquadrato nel I° battaglione alpini d’Africa 3^ compagnia. I pochi alpini scampati al massacro di Adua furono rimpatriati.
Il 24 maggio 1915 entra in guerra al comando del magg. Carlo Dalmasso col seguente organico :comando,cp 41^ – 42^ - 43^ –( 87^ – 103^ di Milizia Mobile), due sezioni mitragliatrici Maxim 1911, squadre portaferiti, esploratori, zappatori,cucinieri, salmerie. Inquadrato nella II^ Armata, IV° Corpo d’Armata, Gruppo Alpini A.
Il btg Val Baltea (cp 241^ - 242^ -( 280^ assegnata alla fine del 1916)) è figlio dell’Aosta.
Il Battaglione Aosta opera durante la Grande Guerra sul Monte Nero, in Valtellina, in Alta Val Camonica, in Val Lagarina, sul Pasubio, sul Vodice e nella zona del Grappa prendendo parte alla battaglia finale di Vittorio Veneto.
Con altri 7 btg alpini i primi obiettivi assegnati furono Caporetto e la zona del Monte Nero,Monte Maznik,Sleme,Mrzli Vhr; successivamente il possesso della dorsale Monte Jeza,Korada. La 42^ compagnia ebbe il battesimo di fuoco sul Monte Globocak con il primo Caduto (S.Ten. Ziluca).
Le compagnie 41^,42^,87^ sono dislocate sul Vrsic mentre le compagnie 43^ e 103^ sul Monte Nero. Il Gruppo A lasciato l’Aosta a disposizione della 33^ Divisione, a supporto del 6° rgt bersaglieri, si trasferì fra il 29 ed il 31 maggio nella conca di Drezenca.
Il 30 maggio l’Aosta è al Passo Zagradan e il 16 giugno si riunisce al Gruppo a Drezenca.
A luglio è in riserva di Gruppo a Kosec . La sera dell’undici settembre un plotone della 41^ compagnia,preceduto da un gruppo di guide alpine, riuscì a scalare la parete rocciosa di q. 1776 (fra Vrsic e Lipnik) sorprendendo il presidio nemico. Sebbene giungesse a rinforzo un plotone della 87^ cp, lo sbarramento d’artiglieria impedì il prosieguo dell’azione. I due plotoni furono sostituiti da altri due della 42^ cp che nella notte sul 14 dopo continui attacchi di fanteria e d’artiglieria furono costretti a ripiegare. Il 20 ottobre la 103^ (tenente Leone Cerutti) attaccò le posizioni sul Vrsic conquistando all’arma bianca la trincea, ma la forte reazione nemica e il mancato arrivo di una compagnia di rincalzo non le permisero di tenere la posizione. Caddero due comandanti di plotone e una trentina di alpini mentre furono feriti due ufficiali ed una cinquantina d’alpini.
Il 15 novembre 1915 prese il comando il magg. Ernesto Umberto Testa Fochi.
A dicembre fu ricostituito il Gruppo alpini A di cui l’Aosta fece  nuovamente parte.
A metà marzo 1916 lasciò le posizioni del Vrsic per riordino e riposo, mancavano all’appello 2 ufficiali Caduti e 10 feriti, 47 alpini Caduti e dispersi, 208 feriti o congelati.
Il 22 marzo con l’inserimento di nuovi rincalzi e dotazioni per l’alta montagna, raggiunse l’Adamello a disposizione del III° Corpo d’Armata. Monte Cristallo, Vedrette dei Vitelli, Filone del Mot videro schierato il btg in prima linea. Nel mese d’aprile furono sottratte le cp 87^ e 103^ che unitamente alla 133^ formarono il btg Monte Cervino.
Ai primi di maggio a piedi ed in autocarro raggiunge Temù ed il 9 è al Rifugio Garibaldi,il 13 occupa Crozzon del Diavolo,il 14  i passi Topete e Fargorida il 17 il Costone Belvedere a quota 2600 facendo 17 prigionieri,il 23 penetra in Val di Genova. Il 26 sostituito in linea è ad Avio  passando agli ordini del Settore Val Lagarina.Viene schierato sulla destra dell’Adige per contenere l’avanzata Austro-Ungarica.
Il 9 giugno fu inviato a Malga Zugna, da qui il 26 occupò il cocuzzolo del Mattassone e lo stesso giorno attaccò con successo il trincerone di Zugna Torta respingendo i successivi tentativi nemici di riconquista.
Nel periodo 27 maggio – 10 luglio ebbe 3 ufficiali e 26 alpini uccisi, 6 ufficiali e 100 alpini feriti.
Nella notte tra il 9 e 10 settembre il battaglione mosse verso il Costone di Lora ove si preparò allo sfondamento del fronte nemico sul Pasubio. Nel pomeriggio del 10 la 41^ cp fu la prima ad attaccare il Panettone Basso nei pressi dell’Alpe di Cosmagnon. Causa la violenta reazione nemica fu costretta a ripiegare con gravi perdite. Cadde alla testa dei suoi alpini il capitano Aldo Beltricco cui sarà conferita la Medaglia d’Oro al VM. Tornato sul Pasubio , il battaglione si rese protagonista nel mese di ottobre di numerosi scontri con sanguinose perdite. Il 16 ottobre il tenente Ferdinando Urli a capo di un gruppo di arditi penetrò nelle trincee nemiche sul dente del Pasubio catturando numerosi prigionieri e  resistendo ai contrattacchi per 36 ore. Il giorno successivo circondato e con pochi superstiti rifiutava la resa cadendo da prode. Il suo sacrificio meritò la Medaglia d’Oro al VM. Al battaglione viene concessa la Med. d’Argento al VM.
Il 21 scese a valle per riordino; il 30 tornò all’Alpe Cosmagnon dove dopo alcuni avvicendamenti restò di presidio sino al 13 febbraio 1917. Successivamente si trasferì a Malga Busi, in Val d’Agno e a Montecchio Maggiore per riposo.
Destinato alle operazioni sull’Isonzo, il 26 aprile 1917 per ferrovia raggiunge Cividale.In questo periodo il magg. Testa Fochi fu promosso ten.col. e destinato al comando del VI° Gruppo Alpini, il comando dell’Aosta  passò al magg. Silvio Gabriolo .Il 17 maggio varcò l’Isonzo a Plava e si riunì a Zagomila. Il giorno successivo si preparò per la conquista del Vodice; conquistato l’obiettivo lo difese dai numerosi contrattacchi  subendo pesanti perdite e meritando la Medaglia d’Argento al VM (commutata nel 1922 in Med. d’Oro). Il 21 maggio rientrò ai propri accantonamenti. Il 10 giugno rientrò in Val d’Agno presso Recoaro per riordino e l’otto luglio tornò sul Cosmagnon ove rimase sino alla fine dell’anno senza particolari avvenimenti.
Il 5 settembre 1917 Testa Fochi assieme ad altri 105 alpini fu travolto ed ucciso da una frana precipitata dai Roccioni della Lora al Pasubio.
Nel 1918 è nel 6° Gruppo Alpini  (Levanna-Val Toce-Monte Cervino) con la 818^ cp mitragliatrici. Fino al mese d’ottobre fu un anno relativamente tranquillo per l’Aosta.
Il 23 ottobre 1918 fu riunito a Croce di Lebi sul Monte Grappa, il 24 e 25 cambiò due volte posizione sotto il fuoco continuo delle artiglierie nemiche. Il 25 difese la Selletta del Valderoa subendo gravissime perdite. Il 26 sul Monte Solarolo il S.Tenente Vincenzo Zerboglio col suo sacrificio meritò la Medaglia d’Oro al VM. Il giorno successivo i pochi superstiti del glorioso Aosta furono fatti ripiegare. In pochi giorni il battaglione perse 21 ufficiali e 649 alpini. Per questi sanguinosi sacrifici merita la Medaglia d’Oro al VM unico battaglione alpino nella Grande Guerra.
Il 4 novembre mentre era di stanza a Mugnai nei pressi di Feltre cessarono le ostilità.
Dopo la vittoria i militari vennero impiegati nella ricostruzione di ponti,strade e manufatti distrutti dalla guerra.
Nel 1920 viene impiegato a Fiume contro l’occupazione della città da parte di Gabriele D’Annunzio.
Nel 1928 4 alpini ( Beniamino Pellissier,Mario Derriard,Giulio Guedoz e Giulio Bich) parteciparono, con la spedizione del capitano Sora, alle ricerche del dirigibile “Italia” precipitato sul pack al Polo Nord.
Nella seconda guerra mondiale l’ “Aosta” prende parte nel giugno 1940 alle operazioni sul fronte occidentale. Nel gennaio 1942 parte per la campagna greco-albanese e combatte in Montenegro dove viene insignito di 2 medaglie d’argento al VM. Il 4° Alpini si trasferì da Ragusa a Mostar con i battaglioni Ivrea ed Aosta (ten.col. Oreste Marchesi) e fu messo a disposizione della Divisione “Cacciatori degli Appennini” per effettuare ricognizioni e rastrellamenti. A Maggio rientrato in carico alla “Taurinense” opera col resto della Divisione ed in concorso con altre unità all’Operazione “Trio”  volta a liberare dai partigiani il territorio fra la Bosnia Settentrionale, il Montenegro  e l’Erzegovina. Il 17 maggio sostiene un combattimento ad oriente di Kalinovik nel quale perse un ufficiale ed un alpino. Dal 5 all’8 giugno effettuò rastrellamenti nella zona a sud di Gacko, poi si spostò a nord fino alla confluenza del Piva col Tara ed infine tornò a Gacko. Dal 12 al 20 luglio operò nelle zone di Jablanica e Nevesinje. Dalla fine del mese rimase a presidiare Foca. A gennaio 43 è comandante il magg. Austo Berti, poi dal 28 febbraio il magg. Tito Corsini. Dal 4 aprile il battaglione è stato assediato a Foca da ingenti forze partigiane sino al 5 maggio quando fu liberato da una forte colonna di soccorsi, ripiegando successivamente nella valle del Lim. Il 10 maggio toccò agli alpini dell’Aosta aiutare due compagnie del btg.”Exilles” rimaste accerchiate. Fra l’11 ed il 12 sostenendo duri combattimenti riuscì nell’intento raggiungendo poi Prijepolje .A giugno durante un’assenza del magg Corsini, il battaglione fu al comando del ten.col. Carlo Vittorio Musso. Continuarono i rastrellamenti nella zona di Niksici fra luglio, agosto e settembre, dove è raggiunto dalla notizia dell’armistizio dell’8 settembre 1943. I resti del reparto vengono accerchiati , catturati ed internati da forze tedesche.
Nei reparti della Repubblica Sociale Italiana era presente il battaglione alpini Aosta.
Costituito su 5 compagnie,da fine luglio 1944 a marzo 1945 fu assegnato alla difesa costiera del settore ligure compreso fra le direttrici Passo Scoffera – mare e Cicagna-Camogli. A metà ottobre si trasferì in Garfagnana la 1^ compagnia che alla sinistra del Serchio dette il cambio a reparti tedeschi e respinse l’attacco sferrato dai brasiliani della 5^ Armata. Ai primi di marzo 45 tornò in Liguria e l’intero battaglione si trasferì sulle Alpi Occidentali dove, col Bassano difese dai franco-americani i valichi della Val Maira e della Valle Stura. Il 23 aprile ebbe l’ordine di predisporre il ripiegamento verso la pianura. Il 27 aprile quando già le colonne americane puntavano su Torino e Alessandria concordò la resa nelle mani dei partigiani. La 3^ compagnia (cap. G. Molinar) rifiutò l’accordo e raggiunta in armi Ivrea si arrese alle forze regolari americane il 5 maggio. Comandante: magg. Paolo M. Guarini.
L’albo d’onore comprende 20 decorati al valore, 2 promozioni per merito di guerra, 1 encomio solenne. Sono ricordati 57 Caduti.
Nel 1946 il battaglione “Piemonte” formato coi resti della “Taurinense” fu accasermato ad Aosta, sarà il nucleo intorno al quale si ricostituirà il nuovo battaglione “Aosta” ( cp 41-42-43-143) Il 15 aprile passa alle dipendenze del 4° reggimento alpini.
Nel 1963 passa alle dipendenze della Scuola Militare Alpina per rientrare al 4° nel 1966.
Nel 1975 il reparto nel quadro di ristrutturazione dell’Esercito, passa alle dipendenze della Scuola Militare Alpina e l’11 settembre 1989 (ccs -42-43 cp) ne diventa supporto tattico-logistico, con funzioni addestrative e dimostrative per gli allievi ufficiali di complemento, provvedendo inoltre alla formazione base delle reclute. (la 41 e 143 cp sono in posizione quadro).

(da www.vecio.it)

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