La genesi dei "Bibliotechi" e dell'Archivio della Biblioteca Comunale di Tollegno 2015-2016
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di Alberto Sanna
La Biblioteca Comunale di Tollegno ha una lunga storia. Fin dagli anni Settanta del Novecento il Comune di Tollegno ha inteso dotare il paese di un luogo fisico e intellettuale dove non soltanto raccogliere volumi, ma anche dove “fare” cultura. Alterne vicende hanno visto, in questi lustri, nascere e rinascere questa biblioteca, arricchendola ogni volta di libri, persone e di umanità.
Il gruppo dei “Bibliotechi” prende origine dal desiderio dell’Amministrazione Comunale di Tollegno di ridare vita ai locali dell’ex Centro Incontro di via Garibaldi. Correva l’anno 2015.
Fin dalle prime due riunioni è emerso che un gruppetto di persone era più interessato allo sviluppo della già esistente Biblioteca Comunale di Tollegno che, però, aveva bisogno di un rilancio nell’attività e nell’immagine, oltre che di un consistente ammodernamento.
Nell’incontro del 27 gennaio 2016 si sono evidenziate le possibilità di miglioramento prendendo coscienza del fatto che i piccoli locali ospitano libri e volumi di vario interesse, anche di vero pregio storico, ma che richiedono cura e valorizzazione principalmente tra i Tollegnesi, ma anche al di fuori degli stretti confini del paese. Lo stesso discorso vale soprattutto per la documentazione che la Biblioteca Comunale di Tollegno ha ereditato da due importanti esperienze sociali tollegnesi, entrambe ormai cessate: la Società di Mutuo Soccorso ed Istruzione tra gli Industriali, Operai e Contadini di Tollegno e la Società Anonima Cooperativa Alimentaria “Camillo Cavour” di Tollegno, due realtà costituitesi rispettivamente nel 1872 e 1888.
A questo punto si è consolidato un gruppetto, (i Magnifici 7), che si è staccato da chi era più interessato a portare avanti la gestione dei locali dell’ex Centro Incontro e si è reso disponibile a gestire e, soprattutto, a sviluppare il progetto Biblioteca. Così il 1° febbraio 2016 si è riunito il neonato sodalizio chiamato “ I Bibliotechi”, composto appunto da sette persone che ha analizzato le attività prioritarie per un rilancio degno di questo nome.
Si è partiti dalla costatazione ovvia che mancano degli spazi liberi, quindi occorreva trovare il modo di utilizzare la cantina, dopo di che i volontari avrebbero provveduto a tinteggiare le ormai tristi pareti.
Contemporaneamente si è dovuto verificare le connessioni e lo stato del computer presente nella Biblioteca per catalogare i libri magari con il software disponibile. Il programma era ambizioso e non certo veloce ma l’entusiasmo non mancava e subito i Magnifici 7 si sono messi all’opera per identificare i testi ormai obsoleti o di scarso interesse (vedi le enciclopedie che buona parte della popolazione aveva donato per liberare la propria cantina). Il primo intoppo era dietro l’angolo, sotto forma del buio che, calando troppo presto, costrinse a rimandare il sopralluogo alla cantina durante il giorno, quando però non tutti erano disponibili a causa degli impegni di lavoro.
Anche il computer non collaborava e si rivelava impallato, quindi urgeva prendere contatto con il tecnico comunale che lo avrebbe sistemato.
Inoltre si rese evidente che la Biblioteca aveva bisogno di fondi per sopravvivere, perciò è stato chiesto all’Amministrazione Comunale di assegnare qualche contributo. Ormai i Magnifici 7 erano lanciati e nessuna difficoltà poteva frapporsi fra loro e la realizzazione del progetto: perciò il primo lunedì seguente la riunione diedero il via al repulisti della cantina, inteso proprio come svuotamento del ciarpame inutile che finì in discarica per far posto ai volumi che, una volta inscatolati, furono lì sistemati provvisoriamente dopo essere stati registrati. L’attività fisica di smantellamento richiese dedizione e qualche pomata per lenire il mal di schiena, ma, invece di calare, il malloppo degli scatoloni da far migrare aumentava e si individuò un’altra collocazione, non proprio comoda ma indispensabile per immagazzinare il tutto: la sede del vecchio Comune in piazza S. Germano. I Bibliotechi organizzarono il primo “cammellamento” delle scatole.
Parallelamente pensarono di cominciare a "uscire" pubblicamente organizzando una prima serata di libri raccontati. Due volontari avrebbero intrattenuto il folto pubblico presente con una personale recensione, del tutto libera, su un libro letto da consigliare (o da sconsigliare...). L’idea fu subito sposata con entusiasmo e si stabilì di partire il prima possibile con “ la prima “. Il format fu: “ Ti racconto un libro….. il libro da leggere assolutamente, oppure il libro sul comodino, il primo libro letto da ragazzi….”. Le regole furono illustrate più avanti. Giunse il mese di marzo e il caos dei volumi non accennava a diminuire, anzi dal pavimento spuntavano torri precarie che sembravano sorgere di notte, nonostante un discreto numero di scatoloni giacesse ormai sugli scaffali della cantina svuotata dai mobili di età prebellica e dai vecchi numeri di riviste dello stesso periodo, in particolare, si adottò una soluzione drastica per le vecchie annate de Il Biellese che, entro la fine del 2016, sarebbero state disponibili in Internet. Furono però conservati i raccoglitori di cartone che sono ancora utilizzati per altri scopi. A questo punto apparve necessario anche sostituire la vecchia scaffalatura di legno con una di metallo, ignifuga e più stabile, ma la domanda sorse spontanea: “ dove la troviamo a costo zero?” Sentita l’Amministrazione Comunale, che non poteva fornire gli scaffali, i Bibliotechi si diedero alla ricerca presso amici e conoscenti e, dopo un po’ di tempo, trovarono del materiale usato e ancora in buono stato, per cui iniziò l’assemblaggio. Danilo riprese l’idea di creare una locandina da distribuire negli esercizi commerciali del paese per pubblicizzare il primo evento. La data, salvo imprevisti, fu fissata per giovedì 21 aprile 2016 alle 20:45. Fu definito il programma di massima: Introduzione musicale di Ennio Cinguino alla fisarmonica; due lettori raccontano per venti minuti a testa per quale motivo vogliono parlare di un certo libro, danno informazioni sull’autore, magari leggono un brano e spiegano perché il libro è piaciuto o perché non è piaciuto, ai lettori la facoltà di sbrigliare la fantasia. Intermezzo musicale di Ennio tra le due esposizioni e alla fine. Domande e risposte. Nello stesso periodo fu definito formalmente il Consiglio della biblioteca: il Sindaco come Presidente, tre Consiglieri Comunali, due insegnanti come rappresentanti dei due ordini di scuola, una bibliotecaria, un rappresentante dei lettori.
Continuava intanto il lavoro di manovalanza. Pochi ma volenterosi Bibliotechi svuotarono la cantina e smaltirono quintali di cartaccia per la gioia degli operatori del Cartesio che sono stati visti disperarsi in un angolo di via Garibaldi alla vista della montagna cartacea da buttare nel camion. A questo punto si sentì anche l’esigenza di creare un logo nuovo, che sostituisse quello in uso e fu interpellato un nuovo amico, Enrico, che velocissimamente inventò il gatto che, con la sua coda, compone l’acronimo della Biblioteca Comunale di Tollegno. Semplicemente magnifico. Enrico preparò anche la prima locandina che, con malcelato orgoglio, alcuni Bibliotechi distribuirono nel paese ma non solo, si spinsero oltre i confini, ottenendo l’insperato effetto di coinvolgere persone non di Tollegno che si rivelarono fondamentali per il procedere dell’avventura. Superata con successo la prima serata, i Bibliotechi annotarono con piacere altre persone che si erano prenotate per raccontare un libro nei mesi successivi. Rimase in sospeso il trasloco degli scatoloni nel vecchio Comune e si partì alla ricerca di “volontari” ma l’impresa parve più difficile del previsto, vuoi per gli impegni lavorativi di tanti, vuoi per l’età non proprio verde e il rischio “colpo della strega" frenò i più entusiasti. Perciò il gruppo meditò sul sito Internet da creare, giusto per avere un alibi e non pensare allo smaltimento dello scatolame. I Bibliotechi crearono il recapito di posta elettronica della Biblioteca; partirono i primi saluti per verificare se tutto funzionava e non restò che andare avanti per creare anche un profilo e una pagina FaceBook per rendere la Biblioteca più visibile. A questo punto sorsero molte domande: acquisiamo il software per gestire e pubblicare i materiali già prodotti e da produrre? Imbastiamo un sito della biblioteca? Ci inseriamo in quello del Comune (ma in quale sezione?). I nostri eroi dovettero darsi da fare mentalmente lasciando riposare il fisico per un po’, ma restava in sospeso il trasloco che non era un problema da poco, giacché gli scatoloni ingombravano il già ridotto spazio dei locali della biblioteca. Ci si mise pure il tempo piovoso, ma un gruppetto di baldi uomini riuscì, sfidando Giove Pluvio e gli acciacchi, a trasferire il tutto prima di notte, divertendosi anche un po’ (ma questo non lo ammetteranno mai). Proseguiva anche la corrispondenza con il Polo Bibliotecario di Biella per ottenere il collegamento a SBN (Servizio Bibliotecario Nazionale). Alcuni volontari parteciparono ai corsi o alla visita guidata organizzati dalla Biblioteca Civica di Biella. Lo sforzo principale in quel momento era costituito dalla necessità di tinteggiare i locali, che comportava lo sgombero temporaneo dei locali stessi e la successiva ricollocazione dei mobili e dei volumi. Inutile dire che tutti i volontari erano benvenuti, ma, essendo ormai sopraggiunta l’estate, alcuni Bibliotechi pensarono giustamente alle vacanze e sembrò che i lavori ristagnassero. In realtà le attività non si fermarono: continuarono le serate di “ Ti racconto un libro” grazie alle adesioni che giunsero da più parti. (Nell’arco dell’anno 2016 si organizzarono la visita alla Fabbrica della Ruota, tre serate particolari intitolate “Apri una porta e trovi una storia”, in collaborazione con l’associazione Spazio 0-100 e la Pro Loco di Tollegno, una serata ecologica intitolata “Naturalmente Tollegno” con Matteo Negro, serata organizzata in collaborazione con le associazioni Gaia, Spazio 0-100 e la Pro Loco di Tollegno). All’inizio dell’estate si costituì il mini gruppo di chi avrebbe tinteggiato i locali. Lo sforzo per vuotare una sala alla volta era notevole ma, come sempre in compagnia la fatica si sopporta meglio e il 16 di agosto iniziò la tinteggiatura della prima sala, dove disporre i volumi più pregiati, quelli di sola consultazione, dentro i mobili che, incerati e lucidati, tornarono a splendere e a fare la figura che meritano.
In pochi giorni le prime due sale furono ridipinte, non rimaneva che rimettere a posto i volumi. Il lavoro di pitturazione fu ultimato nel mese di ottobre e s’iniziò a ricollocare i libri negli scaffali secondo la suddivisione decisa, poiché erano stati trovati i ripiani e i montanti per le nuove scaffalature e le sale erano state rinominate. Parallelamente procedettero il lavoro con il software e la creazione della pagina Facebook. Fu anche presentata la bozza dell’home-page del sito con i relativi collegamenti. La disposizione fu approvata con lievi modifiche riguardanti il menu per rispecchiare quanto suggerito dal sito dell’Osservatorio Tecnologico per i beni e le attività culturali prendendo in considerazione le voci indicate come indispensabili e che comunque rispecchiano la realtà della biblioteca di Tollegno allo stato attuale. La costruzione del sito Internet fu sospesa “sine die”, ma non è detto che in futuro non sia ripresa. L’amministrazione comunale approvò l’acquisto del programma di catalogazione provvisoria che permise, nel tempo, di registrare i libri donati negli anni alla Biblioteca. Si giunse così alla fine del 2016: con enorme soddisfazione e orgoglio i Bibliotechi guardarono il lavoro fatto e videro quattro sale dipinte di fresco, scaffali nuovi pieni di libri, una sala di accoglienza con mobili pregiati contenenti testi rari e di pregio, una seconda sala dedicata ai bambini e ai ragazzi, la terza sala dedicata alla narrativa contemporanea e l’ultima sala che contiene testi importanti sul territorio e la prima postazione PC funzionale. I Bibliotechi erano consapevoli di aver appena iniziato ma, vista la partecipazione agli eventi e la voglia che anima tutti, erano più che intenzionati a continuare per migliorare la nostra biblioteca.
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