Francesco Passarana acquista un terreno da Tommaso Ravetto
Tipologia Documento
Data topica
Chiavazza
Data cronica
- 15 giugno 1685
- Note
- Indizione ottava
Numerazione definitiva
- Prefisso
- Igor
- Numero definitivo
- 4
Contenuto
- Come nel documento n° 1 il notaio fa riferimento ad un "detame d'un saggio" per ricavare uno o più pubblici strumenti da quanto scritto nella minuta "sendo spediente" (vedi documento 1 e 6). L’atto di compravendita riguarda una porzione di pezza a campo estesa undici tavole ed un piede sita a Tollegno in regione “Ferrera (a sud del Mortuzzo lungo il Cervo)” confinante con una non meglio specificata via, “ò sia esito”, e con il compratore (vedi il riferimento ad un terreno nella stessa regione al documento n° 1). Il prezzo fu concordato in 16 lire, 12 soldi e mezzo (ovvero 18 lire ad ogni stara, cioè dodici tavole). La pezza in questione, che era già oggetto di confine tra le due parti, era probabilmente indivisa tra Tommaso fu Bernardo Ravetto e i suoi tre fratelli, Domenico, Gio. Stefano e Gerolamo. Infatti il primogenito vende a nome e per conto loro, “de nato”, in quanto maggiore d'età. Il compratore, Francesco fu Gio. Giacomo Passerana, risulterebbe essere bisnipote dell'omonimo Francesco menzionato come padre dei fratelli protagonisti del documento n° 1. La formulazione dello strumento si fa più articolata anche se si stringono alcuni dettagli come ad esempio il costo dell'insinuazione che viene riassunto con un non meglio precisato “dovuto tutto”. Da notare che nel protocollo il regesto è (correttamente) contrario a quanto scritto nella nota dorsale dove il compratore reale è omesso ed al suo posto viene indicato il Ravetto ossia il venditore. Con il notaio Rossino erano presenti i testimoni Enrico fu Gerolamo Spola e il prete don Martino Mussetto, entrambi di Chiavazza.
Note
- Francesco Antonio Rossino "publico ducal nodaro collegiato di Chiavazza", al primo ed ultimo documento