Maria vedova di Giuseppe Craveia acquista un terreno da Gaspare Poccardo
- 19 maggio 1767
- Note
- Indizione quindicesima
Numerazione definitiva
- Prefisso
- Igor
- Numero definitivo
- 12
Contenuto
Il documento sposta momentaneamente l’asse genealogico che fino a questo momento era esclusivamente orientato su Giovanni fu Bartolomeo e su suo zio Giuseppe Craveia. La cosa più rilevante dello strumento è il grossolano errore di data commesso dal notaio Barile. Nella posizione solita di fianco al protocollo si legge chiaramente l'anno "1769" mentre per esteso nel protocollo medesimo, nell'apposto dell'insinuazione e nella nota dorsale l'anno indicato è giustamente il 1767. Per il resto si tratta di una normale compravendita di terreno. Unica nota va al fatto che ad acquistare fu una "vedova relitta", rimasta tale da quattro anni, che sborsa non poco denaro, 52 lire, per una pezza canepale di estensione di uno stara sita in regione Ceresa. Oltre al fatto che le spese per la scrittura e per l'insinuazione erano aumentate sensibilmente va indicato che Gaspare fu Antonio Poccardo aveva promesso di vendere la pezza alla vedova di Giuseppe Craveia, Maria fu Antonio Janno, con uno strumento rogato Barile risalente al giorno prima di questo atto.
Note
- Giuseppe Barile di Tollegno. Sesto strumento.