Bartolomeo Craveia acquista un terreno da Giovanni Bernardo Coppa

Tipologia Documento
Data topica Biella
Data cronica
1 maggio 1798
[VUOTO]

Numerazione definitiva

Prefisso
Igor
Numero definitivo
21

Contenuto

Al quarto atto consecutivo del notaio Scaravelli il luogo del rogito si sposta a Biella nella sua casa, con testimoni cittadini a presenziare ad un semplice strumento di compravendita di terreno. Come da tradizione acquisita dagli avi, Bartolomeo Craveia compra un terreno, o meglio una parte di una pezza più ampia che confinava con una sua proprietà, da Gio. Bernardo fu Gio. Batta Coppa.

L'immobile oggetto della compravendita, due tavole di terra prativa da separarsi come detto da una maggior pezza, si trovava a Tollegno in regione “Isola” indicato al mappale 2570 (presumo il particellare si riferisca alla pezza del Coppa nella sua interezza: quindi le due tavole acquisite da Bartolomeo Craveia dovettero essere battezzate con un altro numero). Il prezzo convenuto per il terreno fu di 11 lire di Piemonte per tavola, ossia 22 lire in tutto, sborsate dal Craveia di fronte al notaio. Secondo la nota vergata come di consueto dallo stesso notaio a margine della prima pagina, il terreno (e qui non è chiaro se il riferimento sia all'intero o, come credo, alla frazione venduta) valeva di registro 1 punto ed 11 atomi.

La proprietà che Bartolomeo ingrandiva con l'acquisto delle due tavole di prato del Coppa era, per esplicita indicazione nello strumento, una eredità materna del Craveia derivata dai Passerana. Da rilevare il fatto che il venditore ha negato al Craveia il diritto di passaggio sul suo restante appezzamento per raggiungere la due tavole vendute: Bartolomeo doveva arrivarci passando da sud, dal suo terreno. Al contrario lo strumento ratificò il diritto del Craveia di condurre acqua irrigua per il prato acquisito.