Alessandro Craveia acquista un terreno da Giacomo Germanetti
- 28 agosto 1828
- Note
- Nell'ufficio proprio del notaio Ignazio Dionisio, posto nella casa di Carlo Giuseppe Canova, alle "ore 10 di Francia prima di mezzogiorno".
Numerazione definitiva
- Prefisso
- Igor
- Numero definitivo
- 37
Contenuto
Anche in questo strumento si mantiene l'interesse del Craveia nei confronti della regione “Ripa” dove in breve tempo i suoi possessi si ampliarono notevolmente. Questa volta il terreno a lui già confinante era di proprietà di Giacomo fu Germano Germanetti (vedi rif. doc. n° 39 del 1830) ed era una pezza mista prato-bosco di circa 1000 mq (27 tavole e 6 piedi) identificata al mappale 2422.
Sulla pezza gravavano le “contribuzioni”, cioè le tasse immobiliari. La pezza venne venduta al Craveia per 165 £ (piuttosto poco: forse per la posizione scoscesa o per la natura mista o per il gravame d'usufrutto) già sborsate al momento del rogito.
Come già avvenuto in passato la presenza di un gravame d'usufrutto sulla pezza o, meglio, sulla sola parte boschiva, non dissuade Alessandro Craveia. Il Germanetti aveva legato la rendita, in vero scarsa, del bosco alla madre vita natural durante e Alessandro non fece altro che far di conto è giudicò comunque conveniente l'affare: forse la vecchia Dorotea Comerro vedova Germanetti non godeva di buona saluta o semplicemente si trovava in là con gli anni. Il vitalizio venne stimato in non più che 80 centesimi annui e con questa somma davvero esigua il Craveia poteva accedere al possesso diretto di tutta quanta la sua pezza.
Note
- Ignazio Dionisio al quinto strumento. La presente copia venne levata di pugno dello stesso notaio il giorno dell'insinuazione, 1° settembre 1828.