Alessandro Craveia acquista un terreno da Giacomo Germanetto
- 18 febbraio 1830
- Note
- Nell'ufficio proprio del notaio Ignazio Dionisio, posto nella casa di Carlo Giuseppe Canova, alle "ore 3 di Francia dopo mezzogiorno".
Numerazione definitiva
- Prefisso
- Igor
- Numero definitivo
- 39
Contenuto
Incredibilmente Alessandro Craveia compra un terreno non confinante con un suo pezzo di terra. Giacomo fu Germano Germanetti, il medesimo del documento n° 37 del 1828, gli vendette un terreno posto al “Beggio” (qui iscritto “Biggio”). Trattavasi di un gerbido di 31 tavole e 2 piedi indicato al mappale 1627, confinante con la roggia del mulino. Costo: 20 lire già sborsate al momento dell'atto.
Cosa spinse il Craveia a non rispettare la sua regola d'acquisto? La qualità del terreno dissuadeva da velleità agricole immediate ma abbatteva notevolmente il costo, e poi detto incolto era tecnicamente irrigabile dalla roggia e questo poteva far pensare ad un impiego più redditizio del pezzo sotto forma di grande maceratoio. Ma è forse ancor più probabile che il nostro Alessandro giocasse nella borsa tollegnese dei terreni, ambiente a lui congeniale sebbene ancor giovane, e che questo acquisto non sia altro che una mossa speculativa, magari a lungo termine.
Note
- Ignazio Dionisio al settimo strumento. La presente copia venne rilasciata il 4 marzo 1830.