Alessandro Craveia permuta un terreno con Michele Fassino
- 24 marzo 1833
Numerazione definitiva
- Prefisso
- Igor
- Numero definitivo
- 45
Contenuto
Alessandro Craveia scambiò la sua vigna con quella di Michele fu Valentino Fassino per semplice convenienza logistica: quasi sicuramente quella del Fassino si trovava più vicina alla sua casa e inoltre era confinante tanto con la strada quanto con un terreno già suo. Il primo terreno, di proprietà del Craveia, era alla “Croce” al mappale 2165 ed era esteso 4 tavole e 8 piedi; secondo il notaio detto terreno entrò in possesso di Alessandro Craveia il 30 marzo 1828 quando lo acquistò da Defendente fu Bartolomeo Coppa: quello strumento non è in questo fondo (venne rogato Dionisio ed insinuato il 29 aprile 1828 con il versamento di 4,5 lire) ma ad esso si riferiscono le parti permutanti: infatti non compaiono in questo documento ulteriori descrizioni della pezza in oggetto di scambio. Il secondo terreno, di proprietà di Michele Fassino, si trovava al “Vigno” al mappale 2179; detta vigna di tavole 5 e piedi 8 era una porzione di una maggior pezza del Fassino che una volta scorporata avrebbe avuto tra le coerenze la strada (oggi via Garibaldi?) e, come detto, lo stesso Alessandro Craveia.
In questo strumento compare effettivamente la “rifatta” ossia quella somma di denaro versata da una delle due parti per equilibrare il valore della permuta in caso di sbilancio. La stima si basò sul valore inferiore, cioè quello della pezza più piccola (quella del Craveia), indicato in lire 47,5 mentre la “rifatta”, ossia la differenza in di valore tra le due vigne, venne fissata in lire 12,5.
Note
- Ignazio Dionisio qui al tredicesimo strumento. La presente copia venne rilasciata il giorno dell'insinuazione, 10 aprile 1833.