Alessandro Craveia acquista un terreno da Antonio Ferro

Tipologia Documento
Data topica Biella
Data cronica
30 dicembre 1838
[VUOTO]

Numerazione definitiva

Prefisso
Igor
Numero definitivo
47

Contenuto

Questo strumento è la ratifica di un negozio giuridico avvenuto due anni prima. A quell'epoca Antonio fu Lorenzo Ferro vendette “per parole” la sua pezza boschiva alla “Pera” (mappale 204,5 tre tavole e 2 piedi) ad Alessandro Craveia e soltanto dopo tutto quel tempo le parti ritennero opportuno di mettere la cosa nero su bianco. Stranamente il terreno, poco più di 115 mq, non confinava con proprietà del Craveia anche se nella zona il ‘castellano’ aveva a suo tempo fatto degli acquisti ingrandendone di risalenti a suo padre Bartolomeo. Anche il denaro, 10 lire, venne versato al momento del passaggio di proprietà anche se il possesso effettivo del Craveia durava ormai da due anni. Fatto interessante è che il notaio dichiara nell’atto l’erroneo accolonnamento della pezza in oggetto all’epoca della misurazione del territorio (anni Novanta del secolo precedente): catastalmente il bosco venne caricato a Giovanni fu Giuseppe Gugliemino anche se il terreno apparteneva “al padre del venditore, dal quale venne sempre tenuta e posseduta, come resta cosa pubblica e notoria”.

Per quanto riguarda l’insinuazione invece va segnalato che in questo strumento compare un'ulteriore indicazione per l'archiviazione della pratica, evidentemente in conseguenza ad un sempre maggiore numero di documenti da registrare. Si tratta dell'aggiunta del doppio indicatore volume-libro cosicché questo strumento venne inserito nel primo volume del libro 64° per quell'anno. Senza conoscere quanti volumi contasse ciascun libro ed in considerazione del fatto che l'annata era al termine (l'atto venne insinuato il 2 gennaio 1839 ma il riferimento è la data del rogito, 30 dicembre 1838) i documenti registrati in un anno dovevano essere davvero tanti nella tappa di Biella.

Note

Ignazio Dionisio qui al quattordicesimo strumento. La presente copia venne rilasciata il giorno dell'insinuazione, il 2 gennaio 1839.