Alessandro Craveia contrae un'obbligazione di lire 1500 verso Giovanni Comerro
Tipologia Documento
Data topica
Biella
Data cronica
- 1° aprile 1846
Numerazione definitiva
- Prefisso
- Igor
- Numero definitivo
- 50
Contenuto
Questo documento potrebbe definirsi una scrittura privata precedente al vero e proprio strumento che il notaio Ignazio Dionisio, qui in qualità di “testimonio”, dichiara di dover ricevere successivamente. Semplicemente si tratta di un’obbligazione, ossia un debito, contratta da Alessandro Craveia verso Giovanni fu Carlo Comerro tollegnese anch’egli.
Non viene indicata la motivazione di tale iniziativa anche se la somma era piuttosto significativa. L’obbligo prevedeva la restituzione del capitale in 6 anni con un tasso d’interesse del 5% e con pagamenti minimi di 500 lire. L’accordo, pur senza l’ufficialità dello strumento, aveva tutti i crismi della validità con tanto di firme in calce dei testi (oltre al suddetto notaio si segnarono Lorenzo Longo, probabilmente cittadino, e Carlo Antonio Comerro, forse un figlio del creditore) e quella del contraente. Al di sotto del testo e delle firme compare una nota posteriore quasi sicuramente di mano di Alessandro Craveia nella quale si legge che il medesimo Craveia aveva pagato “detta scrittura” non più a Giovanni Comerro bensì ai figli in quanto loro padre a quella data, 12 aprile 1848, si era già reso defunto. La nota è “composta” da una parte a matita nella quale si legge “Resta £ 200” ovvero, se l’interpretazione è corretta, Alessandro Craveia aveva decisamente anticipato la restituzione della somma accordatagli e nella primavera del ‘48 mancavano soltanto 200 lire.